GAZZETTA DELLO SPORT ONLINE 13 SETTEMBRE 2020

Il centrocampista dell'Alessandria, 221 presenze in Serie A, ha scritto un racconto della raccolta "Per rabbia o per amore", in tutte le librerie da qualche giorno. "Scrivo per hobby, gli atleti vivono momenti che meritano di essere raccontati"

Nicolò Delvecchio

 

UNA PASSIONE RECENTE

"Ho iniziato a scrivere da poco, prima più che altro leggevo, soprattutto riviste di cinema e musica. Sono sempre stato un lettore abbastanza 'sconnesso': inizio un romanzo, lo lascio a metà e mi metto su altro, magari un saggio. Quando ero a Torino mi sono rivolto ad una psicologa, Gabriella Starnotti, per lavorare sull'aspetto mentale del mio lavoro", dice a gazzetta.it. "Lei mi ha consigliato di scrivere i miei pensieri, e quando li ha letti mi ha detto che avrei potuto coltivare questo aspetto e continuare con la scrittura. Così, arrivato a Palermo nel 2016, ho aperto il blog". Concreto e silenzioso, dicevamo, e infatti su questo suo lato letterario Gazzi va al sodo e non spreca troppe parole: "È un hobby. Scrivo quando ho tempo, principalmente sulla mia vita da atleta, padre e marito. Il mio lavoro è ancora il calcio, e penso principalmente a giocare".

 
IL BARI DI CONTE 

Sul campo nascono le esperienze che finiscono sul blog o, come in questo caso, in un libro: "Con ' Dieci Minuti' ho voluto raccontare un momento particolare, di quelli che capitano a tutti i calciatori in carriera. Siamo nel gennaio 2009, Bari-Salernitana in Serie B. In quel periodo stavamo cercando di trovare la nostra dimensione nel campionato: eravamo tra le favorite per la promozione, ma avevamo avuto una prima parte di stagione un po' altalenante. Quella partita per me è stata la svolta, lì ho capito che avremmo potuto vincere il campionato. È strano, magari in stagione ci sono stati successi più significativi, ma per me in quella vittoria, e in particolare in dieci minuti durante quella gara, c'è stato il cambio di marcia decisivo". E infatti, con Conte in panchina, a fine stagione il Bari riconquista la Serie A dopo 8 anni: "Il mister, il ds Perinetti e il presidente Matarrese hanno costruito una squadra fortissima, che nel girone di ritorno ha dominato il campionato. Conte ha sempre spiccato per ambizione e per la mentalità da vincente: non mi sorprende che sia arrivato così in alto".

CON I COMPAGNI

Si definisce scrittore occasionale, ma per aumentare il suo pubblico Gazzi non fa molti sforzi: "Con i compagni non parlo tanto di ciò che scrivo, né dico se pubblico qualcosa di nuovo. Alcuni leggono il blog, altri non sanno neanche che ne ho uno. Poi però, se un mio post viene letto, ne parliamo in spogliatoio, anche perché spesso sono temi che hanno a che fare con la squadra. A volte vengo anche preso in giro" (ride, ndr). Con quasi vent'anni di carriera alle spalle, di altri momenti "letterari" ce ne saranno stati: "Forse sì, ma al momento non me ne vengono in mente. Non ci ho ancora pensato, magari in futuro mi verrà in mente qualcosa".

L'ORA PIÙ BUIA E IL FUTURO

Nella carriera di Gazzi, oltre alla tanta Serie A e alle 1o presenze in Europa League con il Torino, c'è anche una squalifica di tre mesi per la combine di (neanche a farlo a posta) Salernitana-Bari del 2009: "Ho sbagliato, forse avrei dovuto agire diversamente, ma è un fatto che mi sono messo alle spalle. Il calcioscommesse ha rovinato il rapporto tra squadra e tifosi, sempre stato ottimo fino a quel momento. È un vero peccato". In futuro Gazzi si vede ancora nel calcio: "Sì, non penso di dedicarmi alla scrittura. Penso continuerò a scrivere come faccio adesso, mi diverte e mi rilasso, ma senza impegno".