Papà, perché hai preso il mio posto a tavola? Nicole, al giorno d’oggi bisogna saper ricoprire tutti i ruoli. Difensore, attaccante, centrocampista, esterno alto ed esterno basso. Portiere. Il ruolo è una funzione, dicono. E che funzione hai te? Seduta li, capotavola? Sei forse una first line breaker? O una wide controller? E che funzione ho io che mi trovo al posto tuo? Che funzione ho se non quella di abitare questo mondo capovolto dove le parole trasmigrano e il significato, il vero significato delle cose sta solo nei fatti. Di quale complessità voglio parlarti Nicole? Forse dell’essenza che ci compone, di quelle piccole molecole che trasferiscono energia e che trasmettono emozioni. E’ una catena chimica, logica, semantica.
Una semplice catena legata ad altre catene, come io e te io e mamma io e Camilla io e Emily. Tu ed Emily. Tu. E Camilla. Le relazioni. E’ qui che risiede la dinamica, il movimento, l’impossibilità di rimanere statici nella stessa identica postura mentale. E’ impossibile. E’ l’universo, non credi? E non credere, che se non sto parlando di calcio significa che non parlo di calcio. Io sto parlando di calcio. Il calcio è solo una parola. Le parole sono ruoli. Le frasi, movimenti, tattiche..
Sono le ore 7:14, parzialmente nuvoloso, sedici gradi, aisatsana [102]..
0.
Giusto per chiarire il significato dell’ immagine di copertina. Nessuno. Ho chiesto a Deborah di produrmi con un’ app un’immagine di uno stadio di calcio. Chiaramente fasulla. Come tante che si trovano in rete.
1.
Una cronaca live di Juventus-Torino direttamente dalla mia scrivania e collegato a Sabato Sport di Radio 1. 3-5-2 vs 3-4-2-1. Il Toro ha vinto 1 derby degli ultimi 39 (che botta di culo ho avuto). Dopo 2’25” il risultato è sullo 0 a 0, pareggia la Ternana – 2 a 2 a Cittadella- e mentre mentalizzo lo stadio Tombolato giunge Deborah con un regalo: tre pacchetti di pastiglie. Cannella, zenzero e mirtillo. Le posiziono davanti al block notes e le guardo. Da Torino, urla ed esultanze, il gol è di Kean. Annullato per fuorigioco. Sono indeciso sul pacchetto da aprire ma probabilmente aprirò quelle allo zenzero. Il Toro sembra fare la partita. Questo il Toro sembra fare la partita mi ricorda il Derby del 2012 famoso per l’entrata bruta di Glik, espulso dopo 30 minuti. Ero lì a pochi metri e con mente lucida ho pensato “Qui lo espelle, non vale nemmeno la pena andare a protestare”. Al 12esimo minuto di gioco il collegamento va al Penzo di Venezia. Non riesco ad aprire il pacchetto allo zenzero ma con un po' di foga ci riuscirò. Il Venezia batte il Parma 3 a 2, prima sconfitta per la squadra di Pecchia che contro la Samp mi aveva entusiasmato. Le pastiglie allo zenzero sono ottime anche se me le aspettavo con un gusto un po' più pizzicante. A Cittadella si parla di un ottimo (che casualità questa ripetizione dell’aggettivo ottimo) Diakite e si finisce sul risultato di 2 a 2. Ad Ascoli invece sono 5 i minuti di recupero, Falasco (terzino sinistro dall’ottimo piede e già da diverse stagioni in terra marchigiana) tiene un pallone in campo, si attende il triplice fischio, finisce 1 a 1 con le reti di Nestorovski e Borini su rigore. Si ritorna a Torino e finalmente si rimane incollati alla stessa partita. Il Toro sta continuando a giocare, conclusione di Vlasic. Fuori. Sembra (di nuovo questo sembra che tiene sulle spine) che il Toro abbia fatto uscire il fanatismo granata chiesto da Juric, dicono. Resoconto dei Derby: 76- 45-35. Ventesimo, primo mini spot, altre due caramelle. La Juventus gioca di rimessa. Bellanova viene ammonito e Rabiot rimane a terra. Rispondo ad un messaggio su whattsapp: guarda ho il rigetto del calcio giocato! (intendo dire che lo stimolo dell’ex giocatore di entrare in campo non c’è proprio più) Il campionato di B è equilibratissimo, vedrai che piano piano ne uscirà il Bari; non è mai facile dare continuità dopo una stagione esaltante. I ritmi si sono abbassati, Vlasic rincorre un pallone ma giunge a Szczesny. Immagino che il Toro stia attaccando verso destra. Il radiocronista parla di numeri raccapriccianti nei Derby per il Torino, lo ribadisce ma credo non ce ne sia bisogno. Chiudo gli occhi e mi tocco la barba: uno di questi giorni me la taglierò, è troppo arruffata. La Juve fa fatica a costruire gioco e questa di per sé è la conferma dello stampo allegriano della squadra tant’è che è diventata oggetto di discussione nazionale. Lo sappiamo tutti, ci sono i pro Allegri e i contro Allegri, risultatisti e giochisti. Io pendo per il Cholo.
2.
“Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed esce nella latrina, ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore ed è quello che contamina l’uomo”. Dal Vangelo secondo Matteo.
3.
Guardo lo smartphone: secondo l’applicazione OneFootball le percentuali di possesso a favore del Toro 50,2 contro il 49,8 della Juve. Palle contese vinte a favore del Toro, duelli aerei idem. Due calci d’angolo ad uno. Tiri: tre a tre. Siamo sullo 0 a 0. Una sostanziale parità dietro la quale il subconscio del match dice altro, dice tanto, il problema è riconoscerlo quest’altro e andarlo a sviscerare: quali complessità si celano, quali pensieri e intenzioni, quali destini flessibili in nanosecondi già fuggiti si sono sovrapposti? Quale sarà il risultato finale? Vado alla voce H2H, sempre dell’applicazione OneFootball, e mi vengono segnalate le quote scommesse basate sugli ultimi 5 anni. Vittoria Juve 76%. Pareggio 20%. Vittoria Toro 4%. E’ il 34esimo. Leggo una notizia dal motore di ricerca: Mourinho ha rilasciato una dichiarazione nella quale dice che il futuro per lui sarà l’Arabia Saudita. Questo interesse sportivo già palesato da molti giocatori e ora anche da un allenatore del calibro di Mourinho mi sta affascinando sempre di più. E’ iniziata Arzignano - Virtus Verona. Rigetto l’aggiornamento del cellulare e ritorno allo Stadium: Ricci per Tameze. Attacca il Torino. Seck, Tameze, Schurrs, Ilic, Vlasic, altra azione buona. Il tono vocale del buona sembra gonfiare l’idea di buona e non è granchè convinto. A fine primo tempo andrò a prendere le pizze. Sta per arrivare il secondo minispot da Roma. Rabiot colpisce malissimo il pallone. Minispot. E’ una Juventus che attacca in maniera alquanto confusa e penso che non deve essere una partita troppo divertente. Duvan Zapata! Forse ero disattento ma è stato nominato Zapata... Stucchevole possesso palla da parte della Juve: questo stucchevole mi elettrizza moderatamente, suona bene. Giocate lente e prevedibili, limiti che la Juve ha palesato. I tifosi fermentano un rumore di sottofondo, applausi, cori. Frasi una dietro l’altra: un derby che conferma le incertezze delle due squadre. Sinceramente dal punto di vista tecnico un primo tempo molto povero. Si gioca a 2 all’ora. Quanta confusione. Mi tocco la barba. Mi arriva la notifica che è finito il primo tempo e intanto io finisco di ascoltare la radiocronaca. Primo tempo talmente brutto che è meglio finirlo qui. Vado a mangiare due patatine.
4.
Quando ritorno sul pc al radiogiornale si parla di Israele e di Hamas, è guerra aperta. Israele ha il diritto di difendersi, ha dichiarato Joe Biden. Solidarietà corale da numerosi leader del mondo, Wennesland. Von Der Leyen condanna. Iran e Libano si congratulano con i combattenti palestinesi.
5.
Inizia il secondo tempo. Gol della Juventus, Gatti, ma c’è fuorigioco. Non si capisce. Moise Kean a terra. Mischia furibonda con Bremer che è stato colpito da Kean. Fischi in sottofondo. Vado a prendere le pizze. Scendo, le ordino e il pizzaiolo mi dice che ha segnato Gatti, parliamo per trenta secondi circa di cortomuso e di autogol. Penso che se avessi voluto mantenere lo 0 a 0 non sarei dovuto scendere. Non capisco se il gol che era stato annullato è stato poi convalidato. Risalgo e scrivo queste parole. Il telecronista dice che il Toro avrebbe dovuto fare qualcosa di più nel primo tempo e lo dice con un tono come se la partita fosse già finita. Zapata un po' isolato. Comunque il gol è stato siglato al 47esimo: generalmente i primi 5-10 minuti di gioco dicono molto sulla fragilità o solidità di una squadra, è una cosiddetta “fase sensibile”. Come lo sono gli ultimi minuti della partita. Adesso vado a prendere le pizze che ho ordinato. Sento il cellulare in tasca che vibra mentre risalgo con le pizze, ma forse mi sbaglio. Appoggio le pizze sul tavolo in cucina, prendo il cellulare dalla tasca.Aveva vibrato. 2 a 0 Juventus. Milik. Mangio la pizza abbastanza velocemente e rientro nel Derby. Entra Sanabria. Dicono che il Toro sia uscito dalla partita dopo il gol di Gatti. Ritorno in cucina. Non è successo nulla e partita saldamente nelle squadre di Massimiliano Allegri. C’è pure un gran premio di Formula Uno. Batti e ribatti tra partita e la Formula Uno. Si è insabbiata una Williams. Cambi e minispot. Prima occasione vera per il Toro: ce l’ha Zapata. 86esimo minuto di gioco. Si dice che Milinkovic Savic in porta sia bravo ma sulle uscite palesa evidenti difficoltà. Gran premio del Qatar. Risveglio tardivo del Torino. La partita è finita.
6.
“Da medico io la definisco assassina, ma fa niente. Il mondo del calcio è sempre più iniquo. La fanno da padrone gli stessi. Vediamo quante giornate danno a Maignan” Alberto Zangrillo, fonte Gazzetta dello Sport.
"Zangrillo! Le parole hanno un significato. Quello che è successo ieri è stato un atto d'azzardo, forse un atto d’azzardo deplorevole, ma in nessun caso un 'assassinio'. Ti auguro il meglio per il futuro e spero che tu non debba mai sperimentare ciò di cui mi hai accusato". Mike Maignan, fonte Gazzetta dello Sport.
7.
Lunedi pomeriggio passeggiando nella periferia di Torino, ho osservato per un quarto d’ora l’allenamento di una squadra di tredicenni composta da una quindicina di ragazzi. L’ allenatore, probabilmente improvvisato e vestito in borghese, ha radunato i ragazzi in fila all’altezza del cerchio di centrocampo. Lui appena oltre la lunetta dell’area. In porta i due portieri si alternavano nella serie di tiri. L’esercitazione consisteva in un passaggio all’allenatore e in un tiro in porta. Dopo 1 minuto la fila dei ragazzi si era già sfaldata in diversi capannelli.
Visioni
Genoa-Milan, Virtus Entella-Olbia, un allenamento giovanile nella periferia di Torino, un match di tennis di Camilla la primogenita, alcune immagini del conflitto in Israele.
Ascolti
Juventus-Torino. Sabato Sport, Radio1.
Elodie. Red light, 2023. Island Records.
Aphex Twin. Richard D James Album, 1996. Warp.
Per giudizi o commenti: