L' ARTE DELL' IMPOSSIBILE di Steven Kotler

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L’ ARTE DELL' IMPOSSIBILE

Che cosa innesca le prestazioni straordinarie.

di Steven Kotler (2021).

Pag. 334, Roi Edizioni.

 

Per motivi legati alla stesura della tesi di laurea che sto cercando “disperatamente” di concludere, mi ritrovo fra le mani questo volume scritto dal direttore e fondatore del Flow Research Collective che con grande efficacia riesce a fornire una vista d’insieme dei fattori che innescano le prestazioni ottimali e di alcuni dei metodi attraverso i quali poter raggiungere il massimo potenziale. Ad essere sincero ho temuto che la copertina potesse rinviare all’idea di libri molto simili per concetti trattati ma dalla scarsa consistenza di contenuti: in realtà, essendo l’autore uno dei maggiori esperti di peak performance, il timore, appena iniziato a leggere l’indice, si è volatilizzato lasciando il posto ad una rinvigorita curiosità. Il libro è suddiviso in quattro sezioni ognuna delle quali contiene spunti interessanti per stilare un vero e proprio programma di crescita individuale. Pronti via e il primo capitolo parte subito forte descrivendo i meccanismi neurologici della motivazione e i suoi driver comportamentali più potenti: curiosità, passione, scopo, autonomia e maestria. Kotler ha il merito di tradurre concretamente le ricerche teoriche alle applicazioni pratiche stabilendo un rapporto solido tra le due componenti; infatti, con estrema chiarezza, dà indicazioni estremamente utili su come definire i propri obiettivi, su come far leva sulla ferocia e su come utilizzare le diverse tipologia di grinta. La specificità di ogni riga rende particolarmente stimolante la lettura che viene spesso e volentieri suggellata dalle conferme neuroscientifiche a riguardo. Si parla dunque di dopamina, di sistemi di ricompensa e allo stesso tempo si indugia su aspetti filosofici che sembrano combaciare con i processi neurochimici che trafficano il cervello. La seconda parte dedicata all’apprendimento fa bingo: a mio modo di vedere è probabilmente la più interessante perché concentra in otto sottocapitoli le metodiche per un corretto ed efficace utilizzo delle proprie risorse psichiche nell’acquisizione delle conoscenze. I consigli pratici, che possono presentarsi abbastanza complessi da mettere in atto, dal mio punto di vista possono davvero far svoltare chi è determinato nel raggiungimento della propria crescita individuale. Se al tema della creatività sono dedicate una cinquantina di pagine scarse[1] l’ultimo capitolo è interamente dedicato al Flow, argomento che ho triturato fin quasi al midollo, e ai suoi aspetti più rilevanti. Segnalo in particolar modo le pagine dedicate ai trigger, o fattori scatenanti, e al ciclo del flusso, che sono ottime linee guida per capire come godersi appieno ogni singola esperienza intrinsecamente motivante. Sul Flow potrei aprire un capitolo a parte non tanto sulla tesi che sto svolgendo ma sulla pesantezza che sto trasmettendo alle mie figlie che non sopportano più il loro padre perennemente impegnato nella stesura della tesi. La frase tipica è, “ma hai anche scritto un libro, quanto ti ci vuole a scrivere una tesi?”. Scherzi a parte, L’arte dell’impossibile è una lettura speciale per chi vuole accedere a un sistema efficace di crescita individuale non soltanto nelle sfide dello sport ma in quelle che presenta la vita nella sua quotidianità. Consigliatissimo!!!

 

Per approfondimenti: https://www.flowresearchcollective.com/

 

La frase. Nessuna pressione, nessun diamante (Thomas Carlyle).

Il capitolo. I cinque passi (non tanto) facili per imparare quasi tutto.

 

[1] Per approfondimenti sulla creatività consiglio il libro di Mihaly Csikszentmihalyi “Creatività. Il flow e la psicologia della scoperta e dell’invenzione”, Roi Edizioni, 2022.